Provenza, Parco Naturale del Luberon

“Qui la falesia, che dal suo naturale profilo ricorda quello del perfido signor Raymond, lì la rocca dalla quale Dama Sermonde, sua moglie, si lanciò nel vuoto per amore del paggio Guillaume di Cabestan al quale era stato strappato il cuore la tradizione vuole che i due amanti fossero sepolti insieme nei dintorni della borgata e la leggenda aggiunge che il loro sangue dipinse tutto di rosso”. Questa è la favola del paese di Roussillon, ed è solo una delle tante che vengono raccontate nel Luberon. Questi rilievi, dal 1977 Parco Naturale Regionale, sono sempre stati fonte d’ispirazione sia popolare che di poeti e pittori.

Questo scampolo di Provenza è attraversato da un massiccio che si estende da occidente a oriente, prendendo prima il nome di Petit Luberon e poi di Grand Luberon, la cui quota massima è di 1125 metri. A nord e a sud il massiccio è bordato dalle splendide vallate del Calavon e del Durance. Le gole incassate percorse da limpidi corsi d’acqua, la garrigue (macchia mediterranea), le foreste di cedri e di querce, le falesie di terra d’ocra e i campi che alternano il viola della lavanda al giallo della senape, rappresentano scenari formidabili per escursioni a piedi o in bicicletta. Ma il paesaggio è anche frutto di secolari attività, ancora praticate con i metodi di un tempo: olio, vino, miele e frutta candita vengono lavorati e poi esposti in piazza nei marchè paysant, così chiamati perchè la vendita è curata dagli stessi produttori.

Di Provenza il mare e il suolo Il nostro itinerario inizia da sud, arrivando dalla costa, con la visita di Pertuis. Ricca di un passato visibile nelle numerose vestigia come la torre dell’orologio (XIII secolo), la casa di Francesco I o la chiesa di San Nicola, Pertuis è anche la capitale del Pays d’Aigues, comprendente tutti i comuni della vallata della Durance. Il mercoledì e il sabato sono giorni di mercato paesano e questo dà subito un tocco di buonumore provenzale. Tutti i parcheggi lungo le strade sono a pagamento, ma non solo per questo conviene arrestarsi poco oltre l’abitato, lungo la strada che da Pertuis conduce a Mirabeau, e raggiungere il centro a piedi o in bicicletta.

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